Riciclo e società civile: quali sono le strategie di sensibilizzazione più efficaci
Le tematiche ambientali e quelle riguardanti il riciclo sono ultimamente tornate alla ribalta, soprattutto in seguito alla recente pandemia di Coronavirus. Secondo il parere di molti geologi, tra cui Mario Tozzi, le zoonosi sono la conseguenza di una tipologia di sfruttamento delle risorse che va a danneggiare la biodiversità attraverso la distruzione degli ecosistemi.
In tal senso, la maggior frequenza di contatto tra la fauna domestica e quella selvatica è la causa della trasmissione di virus tra diverse specie animali, che comporta, in alcuni casi, un ulteriore salto di specie verso l’uomo.
Cambiare i cicli di produzione nel segno dell’economia circolare può risolvere in parte il problema dell’inquinamento ambientale. Sono fondamentali anche azioni di sensibilizzazione da parte degli enti governativi, così come l’iniziativa individuale attraverso la limitazione degli sprechi, i consumi sostenibili, il riciclo e la partecipazione attiva.
La cura dell’ambiente: una necessità imprescindibile
Quando parliamo di cura e rispetto per l’ambiente non possiamo permetterci più di inseguire un concetto astratto, ma dobbiamo comportarci in base ad azioni concrete e che abbiano un’efficacia comprovata.
Ripensare la produzione nell’ottica dell’economia circolare è una strategia che mira non solo a intraprendere cicli di produzione virtuosi, ma che allo stesso tempo tende a implementare una filiera fatta di produzione, uso, riciclo e riuso della materia prima.
Se gli obiettivi per il riciclo, imposti dall’Unione Europea, hanno visto il nostro Paese in anticipo nella maggior parte dei casi, dall’altro lato non solo le industrie, ma anche gli enti locali e il singolo individuo possono fare molto per implementare la filiera del riciclo.
Gli enti locali e le scuole: quale deve essere il ruolo del riciclo
Ancora oggi, lungo i bordi delle strade provinciali o cittadine non possiamo fare a meno di notare rifiuti abbandonati senza alcun ritegno. Allo stesso tempo, proprio in occasione dell’attuale pandemia, spesso si notano mascherine disperse e guanti gettati dopo l’uso.
La raccolta differenziata ha un’efficacia maggiore se ogni singolo individuo si impegna, combattendo quelli che sono i comportamenti sbagliati e talvolta illeciti.
Un grosso aiuto può venire anche dalle scuole. Attraverso progetti dedicati, è possibile aumentare la consapevolezza in materia di tematiche ambientali e sull’importanza del riciclo.
Inserire contenitori diversificati, ma anche attivare progetti di riciclo creativo, nonché promuovere lavori che aiutino a capire l’importanza del riciclo, può essere una strategia vincente per rendere i giovani cittadini più rispettosi dell’ambiente e grado di promuovere azioni, sia in ambito lavorativo, sia nella vita privata, mirate all’ecosostenibilità.
Allo stesso modo è importante che nei luoghi pubblici, nei locali e nei luoghi di intrattenimento siano distribuite postazioni per eliminare i rifiuti in maniera differenziata, seguendo le istruzioni generalmente riportate sugli involucri.
I contenitori della raccolta differenziata dovranno riportare indicazioni chiare e dalla lettura intuitiva, che possano facilitare il conferimento dei rifiuti nella maniera più appropriata.
Si possono promuovere attività che vadano a motivare ulteriormente il riciclo, come per esempio premiare i condomini virtuosi attraverso sgravi fiscali o istituendo delle macchinette che restituiscono biglietti per i mezzi pubblici in cambio del riciclo di alcuni materiali, come accade in altre nazioni, in particolare con le bottiglie di plastica, così da rendere la filiera del recupero più efficiente.
Molto utile è anche la promozione di giornate che permettano una riflessione sulle tematiche ambientali: comitati e associazioni di quartiere potrebbero vigilare sullo stato dei luoghi e coinvolgere la comunità in azioni di pulizia e riciclo, così da offrire occasioni di sensibilizzazione che si trasformino in azioni concrete di sorveglianza e miglioramento del territorio.
Il mondo delle arti e dell’ambiente: come la cultura può motivare il riciclo
Le tematiche ambientali hanno ispirato molti artisti e sceneggiatori. Non mancano esponenti dell’arte ambientale, che con le loro idee hanno inquadrato i fenomeni naturali riproducendoli in quadri e sculture: la loro attività, inoltre, punta l’attenzione sulla fragilità della natura fino alle forme più estreme, che mirano a prevenire il deterioramento della situazione ambientale.
Il mondo della cultura ci offre anche numerosi esempi attraverso la cinematografia, che sia con taglio documentaristico e di inchiesta, sia attraverso la narrazione di tipo storico o fantastico, ha più volte portato alla ribalta i temi sul degrado ambientale, l’inquinamento e lo sfruttamento incontrollato delle risorse.
Dal fantascientifico Avatar a Erin Brockovich, per poi passare al cinema di animazione, ogni regista ha portato la propria visione sul tema sperando di avere un forte impatto non solo sugli adulti, ma anche sulle giovani generazioni.
Se nel 2008 è stata la volta di Disney, che con il suo robot WALL-E ci parla di una terra desolata in cui l’uomo ha sfruttato le risorse fino allo stremo, riducendo il paesaggio a una discarica inabitabile, nel 2020 è il turno di un film tutto italiano.
Stiamo parlando di TRASH: La leggenda della piramide magica, il film arrivato nelle sale cinematografiche il 16 ottobre e presentato per la prima volta come titolo d’apertura nell’ambito della manifestazione Alice nella Città nell’ambito della Festa di Roma.
Il lungometraggio è diretto da Luca della Grotta e Francesco Dafano, prodotto da AL ONE e distribuito da Notorius. Il film è stato supportato dai Consorzi italiani per il riciclo degli imballaggi.
In tal senso, l’opera Made in Italy ha ricevuto il plauso di CONAI e dei Consorzi di filiera CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA, che hanno deciso di sostenere Trash proprio grazie al suo messaggio ambientalista e a sostegno dell’economia circolare. Il film, infatti, pone l’accento e fa riflettere grandi e piccini sull’importanza del riciclo come strada per dare ai rifiuti un nuovo scopo.
Come abbiamo visto, è importante un’azione globale per salvaguardare il pianeta. Se molte industrie, come ad esempio CART-ONE, stanno adeguando i propri procedimenti nell’ottica di un’economia circolare, il consumatore diventa parte attiva di questa filiera attraverso azioni che comportino la partecipazione attiva alla differenziazione del rifiuto.
Allo stesso tempo, anche gli stimoli proposti dal mondo culturale possono contribuire a diffondere maggiori spunti di riflessione, per un approccio alle risorse del pianeta che avvenga in maniera più consapevole e sostenibile.
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