Smart manufacturing e industry 4.0: prospettive per la ripartenza post Covid
Se dobbiamo trovare un effetto positivo procurato dalla pandemia di Covid 19, sicuramente dobbiamo cercarlo nel miglioramento ambientale dovuto alla quarantena, che probabilmente ha acceso ulteriormente i riflettori sulle tematiche del riciclo e del recupero.
Tuttavia, i risultati raggiunti potrebbero essere del tutto momentanei, perché nella fase 2 e 3 faremo i conti con quelli che sono stati gli effetti collaterali del lockdown sull’economia.
Per esempio, il calo del petrolio potrebbe far passare in secondo piano la ricerca di una mobilità green e sostenibile, perché meno conveniente; oppure assisteremo a un maggior inquinamento ambientale dovuto all’abbandono indiscriminato di mascherine e guanti per strada, una realtà inquietante che riguarda da Nord a Sud piccole e grandi realtà territoriali.
In tal senso, bisogna lavorare per fare in modo che le tematiche ambientali e del riciclo siano trattate in maniera continua e costante.
Opinione pubblica e azioni di recupero nella Fase 1
Secondo un’indagine condotta da TwoSides, gli imballaggi cellulosici sono preferiti perché completamente riciclabili. Stesso aspetto viene riconosciuto al vetro. In particolare, la ricerca evidenzia come il cittadino italiano mostri maggiore sensibilità di quella degli altri cittadini europei.
Proprio grazie a questa sensibilità e all’evoluzione del sistema legato alla raccolta e al riciclo della carta, siamo passati dall’essere importatori di carta da riciclare ad esportatori. Certamente un ruolo importante è stato rappresentato dal Conai e da Comieco attraverso finanziamenti e l’azione del consorzio per il recupero degli imballaggi in carta e cartone.
Anche durante la Fase 1 si è continuato a riciclare.
Prospettive Post Covid per il riciclaggio
Il Covid 19 ha portato all’attenzione mondiale il fatto che l’ambiente possieda un equilibrio delicato e che l’alterazione dei cambiamenti ambientali e degli stravolgimenti climatici possano favorire la proliferazione di nuovi virus.
Sarà importante in quest’ambito realizzare dei processi produttivi secondo i principi dell’economia circolare. Questo significa partire dagli ottimi risultati finora raggiunti in ambito di riciclo e implementarli tenendo conto dell’intera filiera: dalla nascita del prodotto fino al suo utilizzo, riciclo e riuso.
Un ruolo cruciale sarà giocato dai finanziamenti che verranno stanziati per migliorare l’impiantistica destinata alle attività di trattamento dei materiali di imballaggio.
Inoltre, un punto di svolta sarà determinato dalla realizzazione di “packaging parlanti” che offrano la possibilità all’utente finale di conferire nella raccolta differenziata i rifiuti nel giusto modo, soprattutto quando si parla di poliaccoppiati, utilizzati in maggior modo nel settore alimentare. Tutto questo sarà possibile attraverso un’app a realtà aumentata.
Da questo punto di vista l’Italia è promotrice di tecnologie per la differenziazione dei rifiuti poliaccoppiati. Inoltre, si possono realizzare dei progetti che consentono, all’interno della raccolta della carta, di approfondire ulteriormente la differenziazione dei rifiuti, in particolare all’esterno di esercizi commerciali e nell’ambito della ristorazione.
L’industria Post Covid: cosa si intende per Industry 4.0
L’esperienza Covid ha profondamente colpito il comparto industriale, ponendo l’accento sulla questione di una necessaria e continua innovazione tecnologica che deve essere accompagnata da resilienza e flessibilità.
In tal senso, l’Industry 4.0 diventa sinonimo di efficienza, di integrazione dei processi e sostenibilità anche attraverso l’uso del lavoro agile e da remoto. Il lockdown ha dato modo di ripensare la tecnologia accelerando i processi di digital transformation per rispondere all’urgenza di cambiamento.
Smart Manufacturing e Industry 4.0: l’intelligenza aumentata
Per Industry 4.0 non si intende solo un investimento in tecnologia, ma una vera e propria evoluzione nell’intendere i processi produttivi seguendo catene brevi, dirette e legate tra loro consentendo uno sviluppo sinergico.
Il rapporto con i clienti cambia ed è orientato ad una nuova efficienza, velocità di comunicazione e una costanza nel rapporto di collaborazione. In tal senso, svolgono un ruolo importante le nuove ricerche e lo sviluppo di tecnologie che sfruttano l’intelligenza artificiale.
Pur non potendo sostituire la creatività del cervello umano, l’intelligenza artificiale offre un’ampia gamma di applicazioni possibili. Queste ultime, applicate al packaging e al printing, consentono di ottenere nuovi risultati sempre più professionali e al passo con le esigenze di mercato.
In quest’ottica, la promozione di un’economia circolare diventa auspicabile, proprio per la messa in atto di processi sostenibili. La sostenibilità aziendale consente di ottimizzare gli investimenti e risolvere problemi concreti, senza compromettere il futuro di intere generazioni.
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