Print4All: cosa è emerso dal Summit internazionale sull’economia circolare

Print4All: cosa è emerso dal Summit internazionale sull’economia circolare
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L’economia circolare riguarda tutti, dal singolo cittadino all’intero comparto industriale. Si tratta di una scelta non solo etica e sociale che influenza le scelte di business a lungo termine, stimolata dalla crescente sensibilità e consapevolezza da parte del consumatore finale. 

Questo è quanto emerso dal Summit internazionale sull’economia circolare e da The Innovation Alliance, che a maggio si tenuto in contemporanea a Fiera Milano Ipack-Ima, Print4All, GreenPlast e Intralogistica Italia. Eventi fieristici in presenza e di successo accumunati dal presentare sul mercato le soluzioni più innovative per i diversi settori produttivi industriali. Nello stesso tempo, si è toccato il tema delle incombenti sfide a cui il mondo industriale è oggi chiamato a rispondere: dall’economia circolare all’industry 4.0

Un nuovo concetto di fare business

Numerose sono attualmente le realtà aziendali che hanno scelto di sposare nuovi modelli produttivi e di investire nella formazione costante delle proprie risorse interne. Ciò ha portato a migliorare la produzione per garantire il futuro del pianeta e diminuire l’impatto per le generazioni future. Un nuovo modello di fare business, che per accelerare il cambiamento e concretizzarsi in linea definitiva, necessita di: standard comuni, supporto di legislazioni europee e locali, una maggiore cultura e consapevolezza. Tutto questo per trasformare i rifiuti di produzione da criticità a opportunità economica.

Come ha ricordato William Neale, DG Environment’s Directorate B-Circular Economy della Commissione Europea, si tratta di un approccio nuovo, attuato nel primo action plan europeo del 2015 che ha visto aumentare sensibilmente gli obiettivi di riciclaggio. Il prossimo step ha come tema la catena del valore: rendere i prodotti sostenibili in Europa la norma e non l’eccezione. Così da regolarizzare i requisiti minimi di ammissione sul mercato europeo di un prodotto.

Altro elemento fondamentale, è puntare sul passaporto digitale dei prodotti, con il fine di tracciare tutti i dati dello stesso, contribuendone così al riciclo o alla riparazione e permettendo di aumentarne la sua vita media.

La Strategia nazionale su economia circolare e il Piano nazionale per gestione rifiuti 

Promuovere politiche condivise e locali e spingere al riciclo e al monitoraggio della gestione dei rifiuti sono le direzioni in cui vanno i fondi legati al PNRR, ribadisce Laura D’Aprile, Head of Department of Ecological Transition and Green Investment del Ministero della Transizione Ecologica del Governo Italiano.

In Italia sono stanziati 2,5 miliardi per il sostegno dell’economia circolare, per colmare definitivamente il divario fra le regioni del nord e quelle del sud incentivando soprattutto la corretta gestione dei rifiuti. Sono stati stanziati 600 milioni di euro per creare hub specifici di smaltimento per settori differenti: rifiuti elettronici, in carta e cartone, in plastica e del settore tessile.

Per incentivare la costruzione di impianti di riciclo che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi europei, si devono definire dei criteri comuni e delle linee strategiche sulla base dei target per ogni singola regione.

Leggi anche: Rapporto rifiuti urbani 2021.


I 3 pilastri per far crescere l’economia circolare

Dagli interventi del Summit sono emersi i 3 pilastri fondamentali per la crescita dell’economia circolare. È necessario puntare su: 

  • Legislazione: sia in termini di scambi di rifiuti tra paesi, che in termine di gestione su scala internazionale.
  • Formazione: una maggiore cultura e consapevolezza condivisa porta con sé una migliore gestione del riciclo.
  • Ecodesign: la sostenibilità di un prodotto ha inizio dal momento della sua ideazione. La progettazione dovrà tenere conto della vita dei prodotti puntando a una maggiore durata, alla loro possibilità di riutilizzo e all’impiego futuro degli scarti di lavorazione. In questo modo, all’interno di una visione circolare, i materiali di scarto, ad esempio, del vino o della cioccolata, diventano la base per produrre energia o packaging innovativi.

Innovazione, sostenibilità, tecnologia e formazione: i pilastri che da sempre contraddistinguono la nostra realtà aziendale. Resta aggiornato su tutte le nostre news e seguici su LINKEDIN.

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