Perché (è importante) riciclare il cartone ondulato: i vantaggi
In Italia si parla di raccolta differenziata da ben quarant’anni, e tra i materiali con le percentuali riciclaggio più significative troviamo sicuramente la carta.
Come possiamo vedere dai dati Istat riferiti al 2017 e relativi al recupero della frazione urbana, ogni regione italiana apporta un proprio contributo in termini di raccolta e riciclaggio di carta e cartone. Ci sono alcune realtà virtuose con percentuali di recupero che si avvicinano al 100%, come nel caso della Sardegna o della Valle d’Aosta.
Se da un lato è importante che ogni cittadino faccia la sua parte, è altresì necessario che le aziende che producono e utilizzano imballaggi di cartone si mostrino sempre più sensibili e attente alle dinamiche di recupero e riciclaggio, che consentono di immettere sul mercato prodotti il cui costo di produzione, in termini di materia prima, inquinamento ed energia impiegata per la loro realizzazione, è maggiormente sostenibile.
Perché è importante riciclare carta e cartone ondulato? Come avviene il riciclo?
Si stima che circa il 30% dei rifiuti prodotti in Italia sia costituito dalla carta utilizzata per gli imballaggi, per un totale di 11 milioni di tonnellate di carta e cartone immessi nel circuito commerciale ogni anno. Questo quantitativo importante rappresenta una risorsa fondamentale per il ramo industriale che si occupa della produzione di carta e cartone per imballaggi, come ad esempio il cartone ondulato.
Ricordiamo infatti che carta, cartoni e cartoni ondulati sono riciclabili al 100%. La maggior parte della carta e del cartone adoperati per la realizzazione di imballaggi e cartone ondulato può essere recuperata e, tramite un processo di riqualificazione della materia prima, può essere riutilizzata per creare nuova carta e nuovo cartone.
Nel dettaglio, la carta e il cartone per imballaggi sono conferiti presso le sedi di riciclo dopo le operazioni di raccolta e stoccaggio. A questo punto avviene un processo di selezione che consente di isolare la fibra di cellulosa utilizzabile dai materiali ritenuti impuri. La carta e il cartone subiscono poi un trattamento di pressatura, di legature in balle e di sminuzzamento.
Segue quindi un processo di disinchiostrazione che ha lo scopo di eliminare, come suggerito dal nome stesso, qualsiasi traccia di inchiostro. Il cartone viene poi ridotto in poltiglia con l’aggiunta di acqua calda. Il processo di riciclaggio continua con una fase di affinamento che consente di eliminare ulteriormente quelle che sono considerate le impurità e le scorie, al fine di ricavare una pasta di cellulosa riutilizzabile.
Il processo di riciclaggio come lo abbiamo descritto fino ad ora non è tuttavia in grado di recuperare il 100% della materia prima, per cui alla pasta di cellulosa va aggiunta una percentuale di cellulosa vergine che può essere variabile in base al tipo di carta e cartone e all’uso futuro a cui è destinato il prodotto.
La carta viene poi avvolta in bobine. La macchina provvede a stendere, disidratare e pressare l’impasto per ottenere imballaggi e prodotti finiti.
Quali sono i vantaggi del riciclaggio di cartone ondulato e della carta?
Il riciclaggio della carta consente di ottenere in fase di produzione un risparmio energetico pari al 65%. Ciò comporta anche un’ottimizzazione delle risorse forestali: in termini quantitativi, infatti, vengono salvati 17 alberi per ogni tonnellata di carta riciclata prodotta.
Il settore della logistica e dei trasporti può ottenere un vantaggio significativo dal punto di vista economico, essendoci la possibilità di compattare il cartone e di rivenderlo ai produttori di carta riciclata.
Inoltre, il costo della materia prima riciclata è minore e gli scarti possono essere utilizzati come combustibile, rendendo così la produzione meno inquinante.
Se quindi è vero che la carta e il cartone non possono essere recuperati al 100%, perché il processo di riciclaggio richiede l’impiego di cellulosa proveniente da nuovi alberi, va comunque detto che stiamo parlando di bacini forestali gestiti responsabilmente nei quali le risorse tagliate vengono poi rimpiazzate da nuovi alberi. Infatti per ogni albero tagliato se ne piantano tre! Ad oggi l’aumento annuo delle foreste in Europa equivale a 6.450 Km², pari all’estensione di 4.363 campi di calcio al giorno (Fonte CEPI, FAO).
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